I Modelli
Molti non sanno che in pendio si può volare con qualsiasi aliante radiocomandato. Purtroppo si è saturati di immagini che mostrano solo bellissimi modelli in compositi da oltre 3 metri di apertura alare, superveloci e di pilotaggio alquanto impegnativo. Per fortuna la realtà è di gran lunga più confortevole. Il principio di base è: il modello deve essere in grado di gestire le condizioni esistenti al momento e deve essere adatto alla conformazione dell'atterraggio, punto e basta. Se lo spazio per atterrare è ampio e uniforme si potranno usare modelli grandi e anche riproduzioni, nel caso di pendii accidentati e con poco spazio si sceglierà di portare con sè qualcosa di piccolo, leggero e robusto. Il modello jolly ha una aperura alare intorno ai 2 metri. Specialmente all'inizio un aliantino semplice, con un carico alare non superiore a 40g/dmq, anche senza alettoni, senza troppo diedro, meglio se con l'ala fissata con elastici, potrà essere usato nel 90% dei posti e delle situazioni. Magari ballerà un pò nella turbolenza e i suoi voli non saranno "plastici" ed "estetici" ma ci assicurerà molte, molte ore di spensierato divertimento con minima spesa e poco impegno nel pilotaggio mentre ci facciamo le ossa e diventiamo dei V.I.P. veterani. Anche in pendio i "pollici" servono, eccome, ma la conoscenza delle leggi che governano i moti dell'aria gioca un ruolo determinante. L'ideale è un modello abbastanza leggero da sopportare atterraggi bruschi senza danneggiarsi troppo facilmente ma con un profilo alare sufficientemente veloce da poter avanzare agevolmente quando vola controvento. Un'accoppiata vincente è costituita da una cellula avente la fusoliera in plastica ad alta resistenza oppure composito vetro-carbonio e un'ala centinata in balsa con longheroni in legno duro o carbonio e cassone anti-torsione, rivestita in monokote del tipo più spesso. E' bene che sia unita alla fusoliera con elastici, in pendio i primi atterraggi saranno difficili. Una nota a parte è necessaria per il radiocomando, in particolare per le batterie: queste dovranno essere di qualità, ricaricate nel modo giusto e in generale trattate amorevolmente (NO ricariche rapide!). E' molto importante sostituirle periodicamente senza aspettare che si deteriorino. L'ideale è non superare le 60 ricariche. Problemi col radiocomando mentre il modello sta sorvolando forre, dirupi e fitte boscaglie vanno evitati ad ogni costo. Anche per questo sarebbe utile usare una radio semplice ma affidabile; troppe sofisticherie possono aumentare le probabilità che qualcosa vada male.